Col cane al mare | Precauzioni e consigli

2023-01-05 18:08:02 By : Ms. Nancy Wang

Con l’arrivo delle vacanze estive per molti si presenta il problema di portare il cane al mare. Un problema non da poco e sfaccettato. Perché non è così semplice trovare una sistemazione – albergo, casa in affitto o campeggio – dog friendly, perché in molte località i sindaci emettono ordinanze di divieto di accesso alle spiagge ai cani, e perché le cosiddette bau-beach, cioè le spiagge aperte ai cani, sono poche e spesso strapiene.

Però, dando per assodato che si risolvano tutti questi problemi prima di partire, una volta arrivati in vacanza ci sono anche non poche cose a cui prestare attenzione quando si porta il cane in spiaggia. Soprattutto importanti precauzioni per non farlo soffrire inutilmente.

Sì, nonostante quello che si possa credere, anche i cani si scottano. In primis le parti scoperte dal pelo, come il tartufo e le mucose degli occhi, ma anche la pelle, soprattutto se il cane non ha il sottopelo, e quindi attenzione ad attaccatura delle orecchie, alla schiena e in generale a tutte le parti esposte. Quelli che poche persone sanno è che esistono creme protettive antiscottatura anche per i cani, e sarebbe bene usarle anche se il cane è abituato a stare placidamente sotto l’ombrellone. Come ci scottiamo noi umani, si scottano anche loro.

I cani hanno una scarsa, se non scarsissima in alcune razze, capacità di raffreddamento autonomo. Non sudano, ma termoregolano la temperatura corporea solo attraverso la lingua e il respiro. Quindi con le temperature estive elevate che ci sono in Italia e in generale nei paesi del Mediterraneo, è molto elevato il rischio di colpo di calore. Oltre a tenerlo all’ombra sarebbe bene inumidirgli il pelo frequentemente, o consentirgli di fare il bagno. Che però, come vedremo dopo, comporta anche alcune e altre problematiche.

Un problema che c’è anche in città: le zampe dei cani sono arti perfetti, ma non è detto che i cuscinetti possano sopportare facilmente le alte, se non altissime temperature, che si formano sull’asfalto o sul lungomare. Tanto che si potrebbero provocare ustioni o lacerazioni. Se il cane non è abituato a camminare su asfaltoo cemento molto caldo (per esempio perché ha un giardino con erba a disposizione e dove vive abitualmente) potrebbe essere una buona idea munirsi di scarpette estive. Sì, esistono quelle invernali e anche quelle estive.

Certo ci sono razze istintivamente amanti dell’acqua e in grado di nuotare, ma ci sono anche razze che non amano l’acqua e non sanno nuotare. Si può sempre insegnare al cane a nuotare, con molta pazienza come abbiamo spiegato qui. Ma in ogni caso è bene farlo avvicinare all’acqua con calma e cautela, senza forzarlo, e lasciandolo sempre dove tocca e può evitare di spaventarsi.

In una condizione ideale il pelo di un cane dovrebbe essere abbastanza unto da far scivolare via rapidamente l’acqua e asciugarsi rapidamente. Ma soprattutto con i cani d’appartamento così potrebbe non essere, e l’acqua di mare che ristagna a contatto con la pelle potrebbe causare gravi irritazioni. Perché il sale in essa contenuto ha lo stesso effetto che ha sulla nostra pelle, e la pelle del cane è più delicata della nostra, e perché l’umidità che ristagna potrebbe provocare problemi come la Malassezia. Che è un fungo che prolifera in condizioni di umidità e che può comportare una riduzione delle difese immunitarie del cane. Sarebbe buona cosa sciacquarlo con acqua dolce dopo ogni bagno e asciugarlo conseguentemente (o fare in modo che si asciughi al sole, facendo in modo che i raggi UV esercitino la loro azione disinfettante ma senza ovviamente esporlo al rischio di colpi di calore).

I cani generalmente amano la sabbia, amano rotolarvisi, amano fare buche. Ma la sabbia della spiaggia può essere un ricettacolo di insetti e batteri che possono causare infezioni (da cui la necessità di lavarlo con acqua dolce almeno a fine giornata in spiaggia). Non solo: per i cani che amano scavare c’è anche il rischio che mangino della sabbia, il che potrebbe comportare conseguenze gastrointestinali come vomito o diarrea.

La sabbia, ma ancor più l’acqua di mare o i lavaggi frequenti, potrebbero ridurre se non inibire completamente l’azione degli antiparassitari topici come le pipette e i collari. Ed è bene tenerne conto se con le giornate in spiaggia ci sono anche dei momenti in cui si porta il proprio cane a fare una passeggiata in aree naturali o boschive dove potrebbero fare il “carico” di parassiti.

Sempre per la questione che il cane ha più difficoltà di noi umani a termoregolare, è ancor più importante che abbia sempre a disposizione una ciotola con acqua da bere e che possa bere anche più frequentemente di quanto facciamo noi.

Be’ sì, se come detto non tutti i cani sanno nuotare, esiste anche il salvagente per cani. Attenzione che esattamente come per i bambini fidarsi del salvagente non è la cosa più istintiva e naturale per un cane, quindi procedere con cautela e senza mai forzarlo per evitare reazioni imprevedibili. In ogni caso, che sappia nuotare o meno, è bene fare attenzione alle correnti che potrebbero trascinare troppo lontano il cane e sottoporlo a sforzi eccessivi in un ambiente a lui non famigliare.

Scogli e rocce sono il pericolo numero 1 dei cani al mare. Perché sono scivolosi e rischierebbe di cadere per esempio uscendo dall’acqua, perché sono spesso taglienti e perché sono abitati da crostacei e altri animali come i ricci con cui il cane potrebbe ferirsi. Motivo per cui sarebbe bene avere sempre a portata di mano un kit con disinfettante e almeno un paio di pinzette per estrarre eventuali frammenti dalle zampe.

In molti amano i cani, ma c’è anche chi ne ha timore se non propriamente paura. E il rispetto reciproco è sempre la base della convivenza, in ogni ambito e ancor più in spiaggia. Alcune località potrebbero richiedere l’uso della museruola e del guinzaglio, e se il cane è particolarmente vivace potrebbe aver senso utilizzarli nel caso di particolare affollamento. E comunque e sempre è necessario avere a disposizione i sacchetti per raccogliere le deiezioni di Fido, che è una questione di educazione ma anche di salute per gli altri bagnanti e villeggianti.

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